Quante colonnine ci sono in Italia? Un viaggio attraverso un trasporto più green

Nonostante le critiche e i dubbi, il mondo dei trasporti sta diventando sempre più green. In questa prima metà del 2023, sono state vendute quasi 27.000 auto elettriche, +41% rispetto all’anno scorso. Sono ancora molti gli scettici e i nostalgici del motore termico, ma non possiamo negare che il mercato delle vetture elettriche sia in crescita. Con esso, cresce anche la necessità di costruire colonnine elettriche che soddisfino la domanda di rifornimento di questi veicoli.

In effetti, una delle obiezioni più comuni di chi non si fida dell’elettrico è proprio questa: mancano le infrastrutture per la ricarica delle auto. In questo articolo, vogliamo condurre il lettore attraverso un viaggio nelle regioni di Italia, e in Europa, per scoprire se questa affermazione è vera e dare una previsione veritiera sul numero di colonnine che verrà costruito nei prossimi anni.

Le colonnine elettriche in Italia: Nord vs Sud

Immaginiamo di essere un rappresentante di un’azienda con sede a Torino e di dover compiere un viaggio molto lungo attraverso una serie di regioni italiane per vendere dei prodotti. Il nostro rappresentante, lo chiameremo Guido, possiede una vettura elettrica, una comoda e moderna Model Y.

Da Torino, deve raggiungere una serie di città italiane, dalle più grandi, come Roma e Milano, a province più piccole, sia del Nord che del Sud. Il suo viaggio comincia proprio dalla sua città, Torino, dove deve occuparsi di “fare il pieno”.

Al momento, a Torino si contano poco più di 500 stazioni di ricarica aperte al pubblico, a fronte di una domanda di 3000 vetture elettriche circolanti. Guido ricarica la sua Model Y sotto casa, dove il numero di colonnine è più elevato. Infatti, basta uscire dal centro storico di Torino per notare una grande differenza nella distribuzione dei punti di ricarica.

Le autostrade italiane

Per raggiungere la sua prima meta, Milano, Guido deve prendere l’autostrada. Purtroppo, la colonnina che ha usato per caricare la sua Model Y non era FAST e quindi la vettura necessita di un po’ di rifornimento. Al momento, il numero di colonnine presenti in autostrada non è neanche lontanamente paragonabile a quello delle pompe di benzina o gasolio.

Secondo la legge di Bilancio 2021, i concessionari autostradali devono installare colonnine di ricarica ultra veloci ogni 50 km lungo le loro tratte. Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono stati sbloccati 713 milioni di euro per realizzare oltre 21mila nuovi punti di ricarica entro il 2025.

ASPI, la principale rete autostradale in Italia, prevede di creare 100 stazioni di ricarica su tutte le loro tratte entro l’estate 2023. Al momento, ci sono 60 stazioni attive, altre 16 sono quasi pronte e 9 sono in fase di costruzione. Si prevede di aprire 5/6 nuove stazioni ogni mese fino a raggiungere il totale di 100. Ogni stazione avrà da 4 a 8 punti di ricarica e la distanza media tra le stazioni sarà di circa 50 km.

Ad ogni modo, Guido non si deve preoccupare: tra Torino e Milano ci sono 10 stazioni di ricarica sulla sua tratta, in aggiunta a quelle che può trovare nel centro delle due città o nella prima periferia, come nella zona di Pero o Rho.

A Milano, può godere di più di 2500 colonnine di ricarica. Non resterà di certo a piedi. Ma cosa dire del Centro e Sud Italia? Ci sono notevoli disparità geografiche nella distribuzione delle colonnine di ricarica: la maggioranza, pari al 58%, si trova nel Nord Italia, mentre il 22% è presente nel Centro e il restante 20% nel Sud e nelle Isole.

Nel suo viaggio, Guido si ferma a Roma, al primo posto per numero di punti di ricarica (2.751). Proseguendo verso sud, però, trova una situazione più difficoltosa per la sua Model Y: a Reggio Calabria trova meno di 200 punti di ricarica, a Messina poco più di 300 e nell’altra isola italiana, in Sardegna, in particolare a Cagliari, solo 250.

Una vacanza in Europa con l’auto elettrica

Guido non è solo un ottimo rappresentante, ma è anche un appassionato turista. Quest’anno ha deciso di fare un tour dell’Europa con la sua Model Y, carica di bagagli e quindi più bisognosa di rifornimento.

Il viaggio sarà on the road e toccherà diversi stati europei, per una durata complessiva di tre mesi. Com’è la situazione delle colonnine di ricarica elettrica per veicoli in Europa rispetto che in Italia?

A discapito di ciò che dicono i nostalgici del motore a combustione, l’Italia non è estremamente indietro nell’adozione di auto elettriche e di infrastrutture per alimentarle. Ci troviamo, infatti, tra i primi 10 paesi mondiali per il maggior numero di colonnine presenti sul territorio.

Tuttavia, Guido, nel suo tour, si è accorto che ci sono paesi più forniti, come Olanda (124.300 punti di ricarica pubblici), Francia (83.700 di cui 9.700 fast), Germania (77.000 di cui 13.000 fast) e Regno Unito (50.600 di cui 8.600 rapidi).

Nel suo viaggio, entra anche in Austria, che presenta 127 colonnine ogni 100.000 abitanti, aggiundicandosi il 5° posto tra gli stati europei con più punti di ricarica. Proseguendo verso Nord, dopo la fornita Germania (78 colonnine per 100.000 abitanti), Guido trova un’infrastruttura di ricarica ancora più sviluppata, con il Belgio e i Paesi Bassi che offrono rispettivamente 129 e 699 punti di ricarica ogni 100.000 abitanti. L’Olanda si rivela la meta ideale per Guido, grazie al suo primato nella classifica europea dei punti di ricarica.

Mentre continua il suo viaggio, Guido si rende conto che l’Italia non può ancora competere con questi numeri, ma è fiducioso che la situazione cambierà nei prossimi anni. Dopotutto, i dati sono in rapida crescita, gli Stati stanno diventando sempre più consapevoli della transizione ecologica e stanno anche aumentando i servizi digitali per individuare la colonnina più vicina.

Conclusioni

In Italia, il territorio è ormai punteggiato da 19.334 punti di ricarica, ciascuno in grado di soddisfare il bisogno energetico di due veicoli simultaneamente. Sebbene il numero risulti ancora modesto rispetto alle 22.600 stazioni di servizio con benzina e gasolio presenti nel paese, si registra una rapida espansione in corso.

L’Europa in generale ha fatto enormi progressi nell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici. Con oltre 300.000 colonnine di ricarica pubbliche e un aumento del 580% delle ricariche pubbliche dal 2015 al 2021, il continente si sta adeguando alle esigenze della mobilità elettrica. Le soluzioni innovative, come i fastcharger di Ionity e le colonnine ad alta potenza di Wallbox, stanno facilitando i viaggi a bordo di veicoli completamente elettrici. Nonostante sia ancora necessario un ulteriore sviluppo infrastrutturale, l’Europa sta dimostrando un impegno significativo verso la transizione energetica, rincorrendo altre regioni del mondo come la Cina o il Giappone (che presentano rispettivamente 1,96 milioni di colonnine, di cui 760.000 fast charge e 29.400 colonnine di cui 8.400 fast).

La presenza di colonnine di ricarica per veicoli elettrici sta crescendo rapidamente in tutto il mondo, offrendo un’infrastruttura sempre più accessibile ed efficiente per la mobilità elettrica. Grazie agli sforzi dedicati alla costruzione di una rete di ricarica pubblica, sempre più persone possono godere dei vantaggi di guidare veicoli elettrici, contribuendo a una transizione energetica sostenibile e promettente per il futuro.